Seconde Storie di Pierfranco Fornasieri. Libro di fotografie in bianconero. 136 pagg. Formato 21x29 (A4).
Introduzioni di Katia Colica e di Carlo Riggi.
Edizioni Prinp
ISBN 978-88-97677-62-8
30,00 €
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"Le immagini propongono tempi del divenire e l’osservatore si pone spontaneamente minuscoli interrogativi su ciò che è stato, che è, che sarà. Interrogativi che si allungano verso qualcosa che ormai, probabilmente senza risposta univoca, ci apparterrà per sempre. "
Katia Colica - Aprile 2015
"Quello dei personaggi diventa per un momento il nostro sogno, il nostro sguardo, la nostra fantasia, il nostro viaggio. Pierfranco non ci suggerisce le trame, ci offre uno spazio nel quale dispiegare quelle che già esistono in ciascuno di noi. Non uno sliding doors, con due storie eventuali e alternative, ma uno storyboard insaturo, un canovaccio dal quale partire per interpretare a soggetto."
Carlo Riggi - Marzo 2015
Nota dell' autore
“Seconde Storie" di Pierfranco Fornasieri è un progetto fotografico importante e ambizioso, che vede in questa pubblicazione un passo iniziale e deciso.
E' un lavoro sulle storie sospese, quelle degli altri, siano esse in divenire o già accadute. Fotografie che cercano di fissare un attimo, un momento di qualcuno o di qualcosa, che rappresenti un crocevia. Il punto di arrivo di strade precedenti e il diramarsi di quelle successive: le Seconde Storie.
Sfogliare questo libro ci concede di realizzare un giro di giostra dentro vite parallele, di sondare il nostro stato d’animo in simbiosi con i soggetti che il fotografo immobilizza, con la grazia e il riguardo di chi vuole esserci, semplicemente.
La fotografia di Pierfranco Fornasieri sublima i momenti altrui e li schiude costruendoci dentro un passaggio discreto, decontaminato dal giudizio, dalla veemenza interpretativa. Infatti è il racconto che emerge; a volte puro e schietto grazie a un istante congelato per noi riconoscibile, saputo. Altre volte è disseminato dentro assenze, distacchi, strette di mano che stanno per sciogliersi, attese di navi ai moli di un porto che si stinge coi colori dell’alba. Altre ancora il percorso narrativo segna intime impronte di contrasti tra ruoli sociali, trasfigurando la normalità in eccezione.
L'opera è dotata di una sicura omogeneità cromatica, strutturata su toni quieti in bianco/nero che richiamano alle memorie. Colpisce la discrezione, evidente, con cui sono stati realizzati gli scatti, in modo da disturbare niente o poco, i protagonisti in scena.
Le fotografie che compongono questa pubblicazione, salvo pochissime eccezioni, sono state scattate nel periodo compreso fra l’estate del 2012 e la fine del 2014, in luoghi che stanno fra il Piemonte, la città di Torino, la Toscana, le Venezie, Parigi, alcune città spagnole… e molti altri ancora. Un Nonluogo, spalmato e distribuito all’interno di due anni e mezzo di visioni, che in questo libro sono state parzialmente raccolte.